sabato 8 gennaio 2011

Yoroi - Amatura da samurai

Grazie alle fotografie scattate dall' amico Massimo Torriani posso introdurre le immagini dei particolari dell'armatura




mempo della armatura da samurai in vendita presso kottoya, antiquariato giapponese


mempo della armatura da samurai in vendita presso kottoya, antiquariato giapponese

martedì 4 gennaio 2011

L’ARMATURA E LE ARMI DEL BUSHI



L’armatura portata dal bushi, il soldato, è chiamata in lingua giapponese yoroi, come quelle europe, è composta di vari elementi che indossati hanno la funzione di protezione di: testa, collo, spalle, braccia, petto, basso addome, gambe e piedi. Tutti questi pezzi sono i costituenti di un’armatura completa, proprietà di un bushi d’alto rango, che combatteva a cavallo, armato d’arco e spada. Per i soldati di rango inferiore che si battevavo appiedati e armati di lancia, l’armatura si riduceva nel numero degli elementi. Questa scelta di diminuzione della protezione era imposta dall’elevato costo dell’intero equipaggiamento e dall’impossibilià per un uomo, non aiutato da un cavallo, di sostenere, per lungo tempo, il peso di un’armatura completa. La costruzione delle armature nipponiche si ispira a un modello che nel tempo rimase costante nei componenti e subì varianti nella realizzazione. Le epoche più remote vedono yoroi costruite con scaglie di cuoio cucite su pezzi di stoffa, in seguito, il cuoio fu laccato o sostituito con piastre di ferro o acciaio. Tutti questi elementi di protezione erano lavorati, nella forma e nella grandezza, per meglio adattarsi alla superficie da proteggere. Dal tardo periodo Heian, l‘armatura subisce un’evoluzione, gradualmente, comincia ad essere realizzata da lamine di ferro, fissate fra loro da cordicelle in seta o pelle. In ogni periodo, il cuoio rimmarà sempre presente fra i materiali formanti la yoroi, sia come materiale base, sia come connettivo per i vari pezzi componenti l’armatura, questo perché il pellame è un elemento protettivo estremanete mobile che permette di assecondare i movimenti veloci e frequenti del corpo del soldato sul campo di battaglia, permettendo il riposizionamento nella corretta sede di tutti gli elementi costitutivi nastrati. La costruzione della yoroi mirava a privilegiare la leggerezza e la possibilità di mobilità, questo a discapito della protezione. In europa avvenne l’opposto, primeggia il desiderio di una difesa il più possibile efficace che portava a realizzare i pezzi costitutenti l’armatura di notevole peso. In Giappone leggerezza e mobilità si affermaro per varie ragioni: le armi giapponesi, rispetto alle europee, erano più leggere e maneggevoli, un ruolo non ultimo lo ricoprì il clima giapponese ma, influi anche la consapovolezza che il colpo diretto di una freccia e in seguito di una pallottola, poteva trapassare qualunque protezione, tanto che si diffuse l’idea che era quasi inutile portare un’armatura e il bushi, nei campi di battaglia, si abbandova al fatalismo. Per un guerriero giapponese l’armatura doveva essere un compromesso, combinando dei materiali che offrivano la massima protezione in caso di penetrazione ma contemporaneamente dovevano essere leggeri e facili da portare e trasportare, tutta l’armatura giapponese era contenuta in una cassa di piccole dimensioni munita di due maniglie. La ricerca di protezione aumentava il peso e questo cozzava con la necessità di mobilità, fattore determinànte in un combattimento, fra gli uomini d’arme giapponesi era idea dominante il pensare che un’armatura troppo pesante era sinonimo di una morte precoce, questo spiega anche il perché le armature europee non furono mai popolari in Giappone, limitandosi a influenzare l’estetica dell’armatura ma mai la realizzazione. Le yoroi erano inizialmente ispirate dalla semplicità militare e all’estrema funzionalità, questo fino al periodo pre Tokugawa, quando l’armatura era strumento da combattimento, essenziale nella guerra. Dopo l’unificazione del Giappone, nel periodo Edo, le armature gradualmente iniziano a diventare ingombranti e sontuose, dalle ricche decorazioni, non più strumento di guerra e indossate come simbolo di potere, di posizione gerartica. L’epoca che precedette l’affermazione dei Tokugawa, fu un periodo turbolento, di continuo scontro fra i vari clan, dove ogni gruppo di potere cercava di assicurarsi una posizione di superiorità su tutti gli altri. Questi contrasti erano regolati da eserciti che combattevano delle cruente guerre, su ampi campi di battaglia, con soldati protetti da armature. Il tipo d’armatura o equipaggiamneto protettivo indossato in battaglia dal bushi fu un fattore determinante nel delineare l’uso e l’evoluzione delle armi impiegate durante gli scontri. La protezione fornita da un’armatura implicava un uso sofisticato e appropiato degli strumenti d’offesa adottati nello scontro, al fine di raggiugere e penetrare un bersaglio protetto. Questa ricerca d’efficacia del colpo inflitto incideva sull’armatura, modificandola e rendendola più protettiva nel punto vulnerabile e questo miglioramento si rifletteva sulla tecnica di costruzione e maneggio delle armi. Questo continuo evolvere si può intuire esaminando l’evoluzione delle punte di freccia. In un periodo di guerra continua, l’arco era un’arma indispensabile sui campi di battaglia, le punte aguzze, chiamate togari – ya, abilmente modellate in forme sottili e penetranti, erano in grado di trapassare le piastre di metallo delle armature, al modificarsi della forma delle piastre, vengono affiancate da punte forgiate con la forma di una virgola, benché sbilanciate, erano in grado di infilarsi, al momento dell’impatto, fra le lamine costituenti le armature. Queste battaglie videro l’affermarsi: dell’impiego sempre più intensivo della cavalleria, dell’uso del tiro con l'arco a cavallo e della trasformazione nella forma ( sugata ) della spada. Si assiste alla nascita e affermazione del tachi, una lama molto lunga con profonda incurvatura ( sori ), il cui maneggio passa dalle tecniche di affondo ( tsuki ) alle tecniche di taglio ( kiri ); questo perché usata da un guerriero a cavallo e diretta verso un soldato appiedato. Dopo l’unificazione del Giappone, ad opera dei Tokugawa e l‘inizio del periodo Edo, inizia un’epoca meno bellicosa della precedente ma non meno cruenta, dove la regolazione dei contrasti si spostò dai grandi campi di battaglie alle vie cittadine, alle residenze signorili e ai castelli, manifestandosi in intrighi e assassinii. Questa nuova situazione fece venir meno l’importanza dell’armatura, sino alla completa esclusione dal combattimento e alla riduzione a un ruolo ornamentale e cerimoniale; contemporaneamente si assiste alla perdita di importanza dell’uso dell’arco e della lancia, a favore della spada chiamata katana e dell’uso del corpo umano come arma nel combattimento, corpo da impiegare sia contro uomini armati che non, la cui protezione veniva affidata a una leggera cotta di maglia o il più delle volte nemmeno a questa.

yoroi armatura da samurai in vendita presso kottoya, antiquariato giapponese


visita il sito di Kottoya  http://www.kottoya.it/



IN ACCORDO CON LA LEGGE 22/04/1944 NUMERO 633, CONSOLIDATA NEL 2008, SULLA PROPORUETA INTELLETTUALE, L’INTERO CONTENUTO DI TESTI, IMMAGINI E SUONI PUBBLICATO IN http://kottoya.blogspot.com/ E’ PROPRIETA’ PRIVATA, SALVO QUANDO DIVERSAMENTE SPECIFICATO. NE SONO STRETTAMENTE PROIBITI, LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, E QUALUNQUE ALTRO USO SENZA ESPLICITA AUTORIZZAZIONE. OGNI ABUSO SARA’ PERSEGUITO A NORMA DELLELEGGI VIGENTI.