lunedì 23 maggio 2011

NYOGEN SENZAKI E PAUL REPS “101 STORIE ZEN“ . "101 ZEN STORIES"

NON SO QUANTE VOLTE HO LETTO, RILETTO O SFOGLIATO IL LIBRO SCRITTO DA NYOGEN SENZAKI E PAUL REPS INTITOLATO “ 101 STORIE ZEN “.

Edito in lingua inglese nel 1957, è stato tradotto in italiano da Adriana Monti e stampato, nel 1973, per le edizioni Adelphi.

Il libro è composto da una serie di aneddoti, in totale 101, e da questo prende il nome.
Le storie comprendono dei kōan Zen, i più affascinanti, che consistono in un quesito, di difficile soluzione, affidato dal maestro zen al discepolo, a cui chiede la soluzione. Altre sono tratte dal Shasekishū ( 沙石集, Raccolta di pietre e di sabbia), scritto fra l 1279 e il 1283, dal maestro buddhista zen giapponese Mujū Ichien (無住一円, 1226-1312). Altre ancora risalgono al diciannovesimo e ventesimo secolo.

La ventisettesima storia è intitolata:

La voce della felicità

Dopo la morte di Bankei, un cieco che viveva accanto al tempio del maestro disse a un amico: «Da quando sono cieco, non posso osservare la faccia delle persone, e allora devo giudicare il loro carattere dal suono della voce. Il più delle volte, quando sento qualcuno che si congratula con un altro per la sua felicità o il suo successo, afferro anche una segreta sfumatura di invidia. Quando uno esprime il suo rammarico per la disgrazia di un altro, sento il piacere e la soddisfazione, come se quello che si rammarica sia in realtà contento che nel suo proprio mondo ci sia ancora qualcosa da guadagnare.
«La voce di Bankei, però, sin dalla prima volta che l'ho sentita, è stata sempre sincera. Quando lui esprimeva la felicità non ho mai sentito null'altro che la felicità, e quando esprimeva il dolore, il dolore era l'unico sentimento che io sentissi».



NYOGEN SENZAKI E PAUL REPS “101 STORIE ZEN“ . "101 ZEN STORIES"