giovedì 10 febbraio 2011

UNA CERIMONIA DI "HARAKIRI" DESCRITTA DA LORD REDESDALE

L’autore di questo scritto è Lord Redesdale, egli fu il primo spettatore, non giapponese, di una cerimonia di hara-kiri, invitato come testimone dell’avvenuto, divenne il cronista dell’episodio che comparirà per la prima volta nel libro da lui scritto e intitolato “ Racconti del Giappone antico “.

Il brano descrive un esempio di un seppuku nella sua forma più onorata. Imposto a seguito di una sentenza di morte. Per chi trasgrediva la legge era prevista la pena di morte e il seppuku concedeva al condannato la possibilità di togliersi la vita da solo. Si afferma cosi il principio che se da una parte il seppuku era forma di autopunizione o di espiazione delle proprie colpe, era concesso, solo a chi, pur avendo trasgredito alle regole, era degno del massimo rispetto da parte di chi aveva pronunciato la condanna. Quando si verificavano queste condizioni, il condannato era guardato con grande rispetto e il trapasso era onorato da una cerimonia solenne.

Il condannato era Taki-Zenzaburō, un ufficiale al servizio del principe di BizenPer leggere l'articolo completo vai nel blog di LIBRIRARIEANTICHI.IT 

 D’altronde in quale altro paese al mondo si impara che l’estremo tributo d’affetto che può portare a un caro amico potrebbe essere quello di fungere da suo esecutore ?.( tratto con modifiche e aggiunte da J. Seward, Hara.Kiri, Mediterranee )


“ Esecuzione per decapitazione “
Fotografia scattata da Felice Beato nella seconda metà del XIX secolo








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